§22.5/vk/
Voci e testi a sostegno di Francesca Alannese.
Links:
ED ALTRI SOCIAL. I Social, particolarmente facebook, hanno una grande diffusione per il loro pregio di immediatezza e tempestività. Sono però facilmente soggetti a censura e manipolazione. Utilizzando io questi strumenti di nuova generazione ormai da molti anni, ed avendo ricevuto non pochi blocchi censori, vado adesso coltivando l'idea di rivisitare quanto scritto in questi spazio virtuale almeno dal 2008 in poi, ed di salvarli in una piattaforma diversa.
§23./VK.
RITORNO A VK,
avendo nuovamente subito censur da parte di Facebook, contro il
quale ho però sporto querela presso la Procur della Repubblica in Palmi.
La mia scrittura consiste in riflessioni estemporanee che vengono fermate prima di dileguarsi.
Un "pensiero vagqabondo" che va via se non lo si trattiene.
Continuerò su VK fintantochè non si riattiva facebook.
§22.3
ANALISI DEL VIDEO RAINEWS
con Intervista ad ex Direttore di Repubblica,
Maurizio Molinari.
Il Video ha una durata di un minuto e 13 secondi e contiene le affermazoni di seguito elencate.
1°) Il "giornalista" Molinari, intervistato da giornalista RAI, in una trasmissione nazionale, di una televisione di stato, pagato dal contribuente italiano, rileva che la dott.ssa Alabanese ha ricevuto dal Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu un "importante incarico".
– È vero. Ma come Molinari dice l'incarico lo ha rivevuto dall'ONU, massimo organo internazionale, di cui il Consiglio dei Diritti Umani è una sua articolazione. L'incarico non doveva riceverlo da Molinari o dalla Stato di Israele, al quale lo stesso Molinari appare legato da vincoli di simpatia politica ed etica e religiosa, se come si è appreso è pure egli "ebreo" e presso il quale ha soggiornato in innumerevoli occasioni che potrebbero e dovrebbero essere singolarmente indagate ed analizzate per scoprire quali, quanti e di quale natura ess siano.
– A nome e nell'interesse di chi Molinari fa le sue affermazione. Per conto e in nome dello Stato di sraele, che risulta indagato e condannato da organi internazionale di giustizia, con mandati di arresto che gli stati aderenti alle stesse istituzioni sono tenuti ad eseguire.
(continua)
§ 22.1
All'Ordine dei Gornalisti del Lazio.
Sua sede:
Piazza della Torretta, 36 00186 Roma (Rm)
E-mail: info@odg.roma.it
PEC: odglazio@cert.odg.roma.it
TEL.: 06.68.10.191
DISCIPLINA: disciplina@cert.odg.roma.it
Gentili Signori,
sto seguendo il caso che si va sviluppando sulla rete, e di cui vado raccogliendo tutte le voci che via via escono (vedi parte prima), a seguito di un video Rai dove Maurizio Molinari, ex direttore di Repubblica, non si dimostra certo benevole verso la dott.ssa Francesca Alabanese, figura a tutti nota, che suscita adesioni ma anche avversioni.
Cerco di non dilungarmi, rinviando ad alri parti di questo mio blog, per i diversi aspetti che andrò via via trattando.
Qui ritengo di aver titolo a rivolgervi questa mia Lettera aperta in quanto Lettore, a fronte di un ovvio esposto a voi presentato da 100 giuristi avvocati a tutela della dott.ssa Albanese, e altra parte un Centro Wiesenthal di cui non capisco a quale titolo intervenga presso di voi a sostegno di Maurizio Molinari, noto sionista militante, le cui posizioni di parte non sfuggono ad un comune Lettore, anche se vengono spcciate per giornalismo, "professionale".
Inervengo da Lettore, in rappresentanza dei Lettori, che l'Ordine dovrebbe principalmente tutelare, credo. Ma non da comune Lettore, bensi da un Lettore, che seppure con anni e decenni di ritardo avrebbe diritto ad una qualche giustizia da parte del Vostro Ordine, che non è o dovrebbe essere un organo sindacale dei giornalisti, che esiste già, ma un organo a tutela dell'informazione, e direi soprattutto dei Lettori, che sono poi i destinatari della Libertà di pensiero e connessa libertà di stampa.
Signori, libertà di pensiero è anche quella dei lettori, e perfino degli analfabeti, che non leggono, ma un pensiero lo hanno, ed è un pensiero di cui pure deve essere garantita e tutelata la libertà. Invece, per come si sono evolute le cose la cosiddetta Opnione "pubblica" è in realta l'Opinione "pubblicata" e personale dei singoli giornalisti che poi la attribuiscono ai cittadini, che non hanno diritto di replica, intendo nei fatti e nella prassi, che ho potuto personalmente sperimentare più di una volta.
E vengo ad una vicenda, che mi riguarda, ma di interesse generale e pubblico, che ricostruisco sinteticamente.
Nell'ottobre del 2009, su Repubblica, direttore allora Ezio Mauro, usciva un articolo a firma di tal Marco Pasqua con una titolazione che dava una inesistente "bufera" all'università di Roma per mie "inesistenti" Lezioni alla Sapienza in materia di Olocausto, che mi procurò un procedimento disciplinare presso Consiglio Universitario Nazionale che nel gennaio del 2010 mi assolse con formula piena per inesistenza del fatto e del diritto, ed il Rettore Frasi che ritirò l'Addebito che aveva presentato proprio per quanto Repubblica aveva pubblicato: l'articolo di Repubblica era il solo capo di accusa che il Rettore aveva davanti al Consiglio di Disciplina. Quello e solo quello e nient'altro: in ottobre, per giunta, non svolgevo nessuna attività didattica.
Il fatto è che mentre in ottobre dell'anno precedente, Repubblica capofila, tutta la stampa italiana, su carta stampata e televisiva, mi aveva messo letteralmente alla gogna, ricevendo minncce di morte ed istigazioni al suicidio, quasi nessuna notizia fu data dell'avvenuta assoluzione. Venni a sapere riservatamente che in particolare un direttore aveva rifiutato al giornalista l'articolo con la notizia della mia assoluzione.
Seguirono poi altri casi, collegati al Movimento Cinque Stelle, di cui si è occupato l'Avv. Lorenzo Borrè, e che qui non richiamo se non per un singolo episodio che ha dell'assurdo ed incredibile, ma che ben documento lo status dell'informazione giornalistica.
Nell'ultima fase della Direzione di Repubblica da parte di Claudio Verdelli, al quale poco dopo succedeva Maurizio Molinari, veniva pubblicata a firma di Paolo Berizzi la notizia secondo cui io sare stato "licenziato" (allontanato) dalla mia università la Sapienza, da dove sono invece messo in quiescenza il 1° dicembre 2016 con un Attestato di Benemerenza per il "lungo e lodevole servizio prestato", in un'attivtà curriculare di oltre quarant'anni senza aver mai rcevuto la benchè minima censura disciplinare.
Naturalmente, ho esperito con l'avv. Borre tutte le azioni giudiziarie possibili (ricorso di urgenza, penale, civile). Pur non avendo immensa ed incondizionata fiducia nella Magistratura, mi salvò il Diploma di Benemerenza che presentai come allegato al giudice, con un pubblico ministero che chiedeva agli avvicati di Repubblica:
• Il prof. Caracciolo è stato licenziato o no?
La controparte chiese una transazione che le fu accordata, con risarcimento monetario ed una lettera di scuse frmate da parte del giornalista. Si chiuse in questo modo ma gli articoli di Repubblica (e non solo) ancora restano, e qualche incauto leggendol in rete ancora ci casca, pensando che quella sia la Verità, tale perchè scritta nei Giornali.
Ironia della sorte: qualche settimana dopo che su Repubblica, diretta da Claudio Verdelli, era apparsa la notizia di un mio mio licenziamento MAI avvenuto, ad essere licenziato in tronco era lo stesso direttore Verdelli, cui succedeva Maurizio Molinari...
Insomma, come da esperienza, questo è il giornalismo "professionale" in Italia.
Quale la funzione del vostro Ordine dei Giornalisti?
A tutela di chi operate?
Dei giornalisti contro i Lettori?
O dei Lettori contro i Giornalisti?
Che giornalisti e lettori non siano un cuore ed un'anima sola è fatto universalmente acclarato. In un Seminario sull'Informazione, al quale avevo assistito in Londra, sentii con le mie orecchie questa affermazione di un grande giornalista, John Pilger:
«L'informazione è una emanazione del potere».
È quello che noi lettori avvertiamo ogni giorno, e la censura incombe su di noi, se da Lettori vogliamo noi stessi dare la notizia, anzichè subirla, ma siamo censurati anche nei social:
• Presso la Procura di Palmi ho presentato querela contro Facebook per violazione dell'art. 21 della costituzione, essendomi stato tolto l'account senza alcuna precisa motivazione.
Signori, oltre trent'anni fa il libro di un "futurista" il quale prevedeva che sarebbe giunta un'epoca in cui ognuno nel mondo poteva essere fruitore di conoscenze, ma anche produttore a sua volta di conoscenza. Direi che questa previsione si è pienamente realizzata, ma la normativa al riguardo non è ispirata alla tutela della libera formazione del pensiero, ma al suo condizionamento, alla sua deformazione, alla sua manipolazione.
La vicenda Molinari che seguo con sommo interesse si colloca esattamente in questo quadro.
Cordialmente
Prof. Antonio Caracciolo,
Docente ricercatore di Filosofia del Diritto dal 1° dicembre 2016 in pensione dall'Università d Roma La Sapienza.
PS - Questo testo è pubblicato in rete su un mio blog e mi riservo in ogni tempo ulteriore rielaborazione, correzione, integrazione. L'immediateza della vicenda non consente tempi lunghi e le modalità della stampa tipografica.
Pizzicato!
§22. Facebook è altamente inaffidabile, e non si piò mai essere sicuri dei propri testi affidati ad una così infabbidabile piattaforma, che tuttavia continua ad essere la più diffusa... Noi però continuaimo le nostre riflessioni estemporanee con altri mezzi.
La notizia del giorno riguarda Maurizio Molinari, la cui faziosità sionista è cosa di piena evidenza, e ben nota. Non è questo l'elemento dello scandalo. È che una informazione “di parte” viene spacciata come “oggettiva” ossia come un punto di vista che un lettore sprovveduto può acquisire nel proprio bagaglio di informazioni ritenute "oggettiva", e sulla cui base si possa discutere con altri anche di vedute diverse.
Di Molinari io ho riscintrato ripetute prove di... faziosità, se il termine è quello giusto. Ma altrimenti in concetto è questo: lui, al pare di altri della sua stessa natura e specie, vede e legge il mondo in un modo che che sia compatibile con i desideri e gli interessi della parte con la quale è sempre stato, di cui ha sempre fatto parte, cioè l'unverso ebraico sionista. Ma anche in questo caso l'interesse non è la Verità, che ognuno di noi cerca eche può essere perfino amara ed implacabile. No! L'interesse non è mai stato quello della verità. L'interesse è sempre è quello dell'Hasbara, di fare Hasbara, cioè secondo il sgnificato del loro termine è da dare a tutti noi gentile, goym, inferiori, una immagine utile e positiva per Israele, e più in generale per il mondo ebraico, che io vedo sempre pià intriso, fagoctato dal sionismo, che io ritengo una una assai grave di "primatismo razziale a carattere globale", dove il globale non significa che i suoi effetti nefasti cadono solo sui palestinesi di Gaza, ma che ce li ritroviamo anche in redazioni come quelle di Repubblica, d proprietà di un "ebreo" come Elkann, e sempre sotto influenza ebraica: detto come dato oggettivo e senza nessunissimo giudizio di valore.
La mia prima impressione di Maurizio Molinari, sempre rimasta e confermato nel tempo, fu quando negli Usa era uscito il libro di Mearseheimer e Walt, sulla "Israel lobby e la politica estera americana". Luidava il libro già per demolito e liquidato: per nulla vero! Fui il primo a leggerlo in traduzione italiana ed il libro è stato tradotto in tutte le lingua e resta un caposaldo sull'argomento. Manca un equivalente in italiano che descriva l'influenza capillare della Lobby ebraica in Italia, sui suoi uomini, sui suoi cnali di finanziamento, sul modo di operare.
Di fronte alla enormità del Genocidio di Gaza, non più occultabile, anzi peggio: non hanno più interesse ad occultare e se ne infischiano apertamente e sfacciatamente di quello che possa essere il nostro giudizio, la nostra riprovazione: ci giudicano deboli ed impotente. Anche Facebook è cosa loro e la possono utilizzare a loro piacimento:
• se serve per plasmare la testa della gente come loro vogliono, va bene.
• Ma se uno su cento non si lascia plascmare e rischia di aprire gli occhi agli altri 99, allora intervono i "nostri standard": la devi pensare come vogliamo noi e conte ti diciamo noi!
Insomma, il caso è interessante da seguire nella sua genesi e nei suoi sviluppo. Non potendolo fare su Facebook raccolgo e mettono in ordine i link qui di seguito, in ordine casuale:
1. Professione Reporter: 14 luglio 2025. - Sembra essere questa la prima notizia, che io oggi trova ripresa con toni isterici dalla:
2. Fetida Rassegna Stampa Sionista, 17 luglio 2025, che riprende dal solito "Libero", al quale ho inviato una lettera di commento: si guardano bene dal rispondermi. Chissà perchè danno sempre l'indirizzo delle redazini a cui scrivere, quando poi non rispondono mai... Al tempo di Piombo Fuso avevo mandato al Giornale, allora diretto da Giordano, una lettera assai bene argomentata, ma dove mi sfuggivano alcune espressione emotive rivolte al giornalaio/giornalista, tipo testa di ***, lecca***, e simili: per queste, non per gl argomenti seri, minacciava di querelarmi... cosa che poi non fece... Io ero pronto...
• Analisi testuale della titolazione e del testo:
a) “...per avere osato criticare l'ulrà pro-Pal Albanese". e srebbe questo "giornalismo professionale"? Non si può criticare Maurizio Molinare? E chi Geova in persona?
b) “frullatore di esposti”? Un esposto è un esposto, non un frullatore. L'Ordine dei Giornalisti, creato dal fascismo e di cui si era chiesto l'abolizione, non esiste solo a tutela dei giornalisti, non è un sindacato con la Federazione della Stampa, esiste anche a tutela dei Lettori che non sono “bestie" alle qual si possono propinare le più smaccate menzogne.
c) Il Comitato Wiesenthal: che roba è? Un Contro-ordine giornalistico? Chi vi si nasconde dietro? L'Ordine dei Giornalisti è un organo deputato... Il Comitato Wiesenthal è essa stessa organizzazione di parte, sionista. su cui andrebbe aperto un discorso, che qui sarebbe troppo lungo da svolgere.
d) Io #nonstoconmolinari e non ne ho mai sopportato l'informazione che mi trovo a subire nelle sue numerose comparsate televisive, dove non ho mai occasione di poter intervenire in replica: il telespettatore è succube e vittima indifesa.
– Se è Carlo Verdelli quello che apre la petizione, io ne ho una da raccontare. Quando era lui direttore di Repubblica, prima di Molinari, apparve sotto la sua direzione a firma Berizzi un articolo che mi rguardava che che mi voleva "licenziato" dalla mia Università La Sapienza, dove invece sono andato regolamrnte in pensione con attestato di benemerenza e Medaglia (qui assunto come Logo) per il lungo servizio prestato: nella querela mi bastò presentare il Diploma di Benemerenza... Omissis.... Il fatto divertente fu che qualche settimana dopo ad essere "licenziato" di brutto fu lo stesso Carlo Verdelli, cui successe Maurizio Molinari... Naturalmente, io non ero e non sono in grado di sapere cosa era successo dietro le quinte. Ne parlai con Giulietto Chiesa che mi aveva telefonato lui, se ben ricordo... Strana mi è parsa la morte di Giulietto Chiesa che subito dopo sarebbe stato un commentatore formidabile di ciò che succedeva in Ucraina... Altro che un Molinari, un Verdelli, una Battistini. Queste strane ed improvvise morti non mi convincono...
e) Il Video Rai. Affermazioni gravissime, che comportano da parte della dott.ssa Albanese una querela immediata: dici che ho preso soldi da Hamas? La cosa è vera o non vera. Se vera, deve essere dimostrata, e Molinari deve dimostrarlo in giudizio. Io non ho fiducia incondizionata nella Magistratura: è permeabile come ogni istituzione umana. Non ero presente nella causa a Berizzi, che mi voleva licenziato dalla mia università. Mi è stato riferito dal mio avvocato, Lorenzo Borrè, il PM aveva posto una domanda essenziale alla controparte: Caracciolo è stato licenziato o non è stato licenziato? Risposta: Mah... Poco prima della prima udienza hanno chiesto una transazione, ma su Repubblica non sono stati tolti gli articli che mi riguardano, ed ogni tanto qualche sprovveduto abbocca, pensando che ciò che si trova scritto sui giornale, ipso facto è la Verità!
f) “dimostra di conoscere bene..” - Conosce a modo suo ed a comodo suo e dei suoi referenti. Ogni esposizione di fatti, se non li altera scopertamente, riflette sempre il cervello, gli interessi, i desideri, le pulsioni di chi espone gli stessi fatti. Le Pulsioni Sioniste di Maurizio Molinari sono ben note a chi segue "le tensioni" mediorentali.
g) l'estensore del testo, tal Antonio Castro, sa nulla del fatto e reitera le affermazioni di Molinari, che hanno dato adito all'esposto e forse ad una querela che mi sembra non solo doverosa da parte della dott.ssa Molinari a tutela della sua immagine, ma anche a tutela delle moltissime persone che l'hanno seguita dandole credito. Ed è cosa di cui un Ordine dei Giornalisti che abbia un minimo di senso debba farsi carico con un procedimento disciplinare interno. Il Comitato Wiesenthal non è soggetto che abbia titolo sulla questione: a comparire è lo stesso Maurizio Molinari con tutti gli avvocati che vuole ed ai qual deve conferire mandato.
h) «in questa ridda di esposti e contro esposti». L'esposto è uno solo: quello cagliaritano. Degli altri nonsi capisce bene di cosa si tratti... Se accanto all'esposto vi sia già stato querela (termine 90 giorni), o si aspetti il disciplinare dell'Ordine, non si legge al riguardo. Per adesso sembra che mediaticamente si tenti di confondere le acque.
i) Cosa la dott.ssa Albanese sostenga nelle sue Relazioni non abbiamo bisogno di trovarcelo riassunto e distorto da Libero, le cui scrivanie sono state constatare da apposita manifestazione in quanto "sporche di sangue". Figuriamoci se possiamo attingere da questo fonte non molto limpida.
j) «A stretto giro arriva un contro esposto del “Comitato Wiesenthal” - sottoscritto da chi sta dalla parte della libertà di espressione- in cui si chiede dell’Ordine di prendere posizione in ogni modo e in ogni sede, in difesa della libertà dei giornalisti di riferire informazioni di cui sono venuti a conoscenza in ragione della loro professione e chiediamo che venga condannata qualsiasi censura che possa impedire di fatto il formarsi di una libera opinione tra il pubblico».
– Mi convince assai poco la titolarità di questo fantomatico "Comitato Wiesenthal" a presentare un controesposto: vi è una chiara lesione personale (soldi da Hamas), roba da querela penale: se è lo stesso Comitato Wiesenthal che ha passato la notizia, come fonte, a Maurizio Molinari, si presenti in giudizio, a difesa di Molinari, per dare la prova della "dazione di denaro"... Quanto poi a censura la pretesa è esilarante: noi qui scriviamo su questo blog, perchè siamo stato "censurato" da un proprietario nominale che è notorialnente "ebreo" (non è una offesa il dirlo) e filoisraeliano (la redazione di Libero è notoriamente filoisraeliana). Quindi voler gioca sull'espressione "ebreo Molinari" denota ambiguità: una volta chiesi all'eccelso sionista Giorgio Israel, defunto e "collaborazionista" fisso di "Informazione Corretta" si potesse dire "ebreo" ad un ebreo, senza che ciò suonasse offesa... Mi rispose che si poteva... Poi non approfondimmo, perchè con i Sionisti è difficile se non impossibile intrattenere rapporti di qualsiasi genere... Almeno a me non riesce: l'ultimo caso è occorso con Ariel Toaff, che da sionsita risiede in Tel Aviv.
k) «Scorrendo il contro esposto»: dove è stato pubblicato? Io ancora non ho visto nulla, ed al momento non so se è nella privata disponibilità di Libero o lo si trova leggibile in rete da qualche parte... Cercheremo.
l) «Scorrendo il contro esposto salta fuori che Molinari è già stato messo alla gogna proprio su un giornale. Senza che alcuno si sia preso la briga di presentare un esposto contro Il Mattino di Foggia. Basta farsi un giro su internet per scoprire che il giornale locale definisce senza tanti giri di parole «...l’ebreo Molinari...».»
– Non sapevo che Molinari fosse un "ebreo", e poco mi interessa ed influisce, ma il punto resta: dire ad un "ebreo" che è un "ebreo" significa metterlo alla gogna? Ce lo facciano sapere... Io mi ero posto il problema con Giorgio Israel, e ne ho detto sopra. Al massimo l'illecito può esservi nel dire "sporco ebreo", ma qui non si parla di "sporcizia", non ne è fatta menzione alcuna.
m) ««A noi preme sottolineare la contraddizione di chi chiede sanzioni per Molinari, ma è disposto a tacere ed accettare che chiunque tra i colleghi possa esprimersi liberamente contro Israele e i suoi leader, dei quali si può dire di tutto senza difficoltà o timore di essere richiamati al rispetto di regole deontologiche. Dovremmo chiedervi ad esempio di sanzionare», scrivono dal Comitato,»
– No! Eletti signori! Qui tentate di prendere per i fondelli... Il "vostro" Molinari ha detto una cosa ben precisa: che la dott.ssa Albanese "è finanziata da Hamas", che prende soldi, secodno il comune modo d intendere: è roba da querela penale prima ancora che da procedimento disciplinare interno ad un ordine professionale, che pure deve occuparsene. Quanto poi a criticare la politica genocidaria di Israele è cosa che ognuno può fare, sia egli un giornalista o un comune cittadino anche analfabeta. Sono cose diverse e voi adottate una tipica tattica: cambiare il piano del discorso. Tattica puerile...
n) ESILARANTE: «chiunque tra i colleghi possa esprimersi liberamente contro Israele e i suoi leade» - Israele e i suoi leader non sono "come" la Santissima Trinità e la Vergine Immacolata Maria, ma assai assai ed assai di più: non si può "osare" di parlarne.
o) I SACCENTI: ««Il Mattino di Foggia che titola “L’ebreo Molinari attacca Francesca Albanese”? In questo caso è rispettato il codice deontologico? (Testo Unico dei Doveri de giornalista art. 2 e 6 e Carta di Roma del 2008, nonché Carta di Assisi del 2019).»
– Poco fidandoci delle citazioni altrui, andiamo a guardarcela alla Fonte, che intanto non è un testo di legge superiore al Codice Penale ed alla Costituzione della Repubblica Italiana.
• Questo il link del Testo Unico che si puà scaricare in pdf.
– Visto che ci siamo, ce lo leggiamo tutto: «Art. 1 (che viene prima del 2) E diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, LIMITATA dall'osservanza delle norme di legge dettate a tuteal delle personalità altrui... [in questo altrui è includa la dott.ssa Albanese? Il Comtato Wiesenthal ha fornite esso la rpva che Francesca Albanese abbia preso o prenda dei soldi da Hamas?]. Art. 2: Che ci azzecca con l'affermazione secondo cui senza dare prove la dott.ssa Albanese abbia preso soldi da Hamas? L'art. 2 per chi lo legge non offre lincenza di diffamare...».
– Non ci azzecca! La menzione è fatto per impressionare ma esula dal contesto della fattispece concreta: se la Albanese ha preso dei soldi, o sono veritiere le altre cose dette, il "giornalista" Molinari deve provarle davanti ad un giudice, disciplinale o penale, ed alche davanti al Tribunale dell'Opinione Pubblica dei lettori di giornali e spettatori televisivi.
p) «A noi preme sottolineare la contraddizione »: Non sei tu che devi rilevare o sottolineare, ma l'autorità giudicante a fronte di chi presenta l'accusa e di chi avendole titolo è chiamato a rispondere delle accuse: non è il Comitato Wiesenthal, ma lo stesso Maurizio Molitare rappresentao da un suo legale fornito di mandato.
q) PUERILE: «Dovremmo chiedervi ad esempio di sanzionare», scrivono dal Comitato,» - In questi caso mi ricordo sempre di un vigile che infliggeva una multa ad un trasgressore colto il fragranza, e questo si difendeva citando il caso di uno che avrebbe fatto la stessa cosa. Il vigile: io qui ora vedo te! Se dovrà aprirsi un procedimento contro il Mattino di Foggia, sarà un altro caso... Qui ora si tratta di Albanese vs Molinari: questa la causa!
r) «È bizzarro che - nel carosello di chi si schiera a favore o contro Molinari- gli unici a tacere siano proprio gli storici editori della famiglia Elkann.»
– Non conosco gli Elkann, intendo personalmente... Non li incontro in qualche festa o sodalizio privato. Ma morte mi è venuta la curiosità su una strana coincidenza che mi riguardava direttamente: Sotto la direzione di Claudio Verdelli a firma del giornalista Berizzi il quotidano Repubblica pubblicava la notizia ASSOLUTAMENTE FALSA al 1000% che io sarei stato licenziato dalla mia Università di Roma La Sapienza, e qualche settimana dopo era il proprietario Elkann che licenziava in tronco Verdelli: non credo che Elkann si sia mai accorto della mia esistenza, ma la coincidenza è davvero curiosa. Allora non furono date motivazioni pubbliche della sostituzione di direttore... Credo che ai padroni importi poco dei servi... Ricordo una foto dove Molinari seduto accanto al giovane Elkann si sganasciava dalle risate... Non so cosa si raccontassero! Non siamo addentro ai loro affari, "sporchi" o meno che siano: ne siamo le vittime!
3. Il Riformista. 17 luglio 2025 (due ore fa). Non ci affatichiamo ad una ulteriore analisi del testo, che è in linea con il precedente. Vi è un piccolo gruppo di sfegatate testate sioniste: il Foglio, Libero, il Giornale, il Riformista... che costituiscono una sola voce sempre a sostegno di Israele perinde ac cadaver. Non che le altre maggiori testate non siano sempre dalla parte di Israele, ma lo fanno in modo più sfumato. Quel resta da vedere, nei prossimi giorni, quale sarà la decisione dell'Ordine dei Gornalisti, e se vi sarà una querela penale.
4. Perché non ne parlano gli altri giornali? Omertà giornalistica?
5. Dimitri Buffa: una vecchia favola del più becero sionismo. Questi sono i Campioni che vediamoscendere in campo... In certo senso, se lo si può dire, con rispetto delle persone e senza sminuire l'importanza e la serietà delle cose, è... divertente! Si consideri che Molinari è uno dei Pezzi Grossi del Sionismo in Italia, al pari di altri che non chiamo per nome, ma che sono ben presenti a chi segue queste cose. I Dimitri sono dei pesciolini, dei gregari. Anche qui si tenta di strumentalzzare l'«ebreo», che è stato palesato non dalla stessa Albanese, o dall'avvocato sardo, ma da un quotidiano che ne ha riferito: il Mattino di Foggia che si vorrebbe chiamare alla sbarra per aver detto non il falso, ma il vero (a quanto pare) dicendo che anche Molinari è un "ebreo". Vero o falso? Ma vero o falso che sia, dove starebbe il reato? Uno può essere genovese, ma vero o non vero, dove sta la rilevanza penale? È un vecchio trucco... vittimismo. Del vittimismo ne hanno fatto una Industria, come ha ben descritto ben altro "ebreo": Norman G. Finkelstein. Dire "pro Pal" è chiaramente dispregiativo, e ben più grave che dire a un ebreo che è un ebreo: normalmente, chi rivendica di esserlo, se ne sente fiero! E lo dichiara pure! Albanese "contestata" da chi? Da chi ne ha ben motivo! Dai responsabili del genocidio stesso, ma non da chi questo genocidio condanna. Ricostruisce le accuse mosse da chi? Dagli imputati e condannati come criminali dalle Corti di Giustizia? Sanzionata dagli Stati Uniti? Se mai vi fosse una riedizione del Tribunale di Norimberga, politici americani e israeliani dovrebbero comparire davanti a questo Tribunle ed il loro stato venore definito come "criminale" nel senso che Karl Jaspers aveva dato nel 1959 in un suo libro riferito allo stato nazista: qui siamo assai peggio, ma in uno stato di impunità. Una "sorta di memoria difensiva"? Il Comitato Wiesenthal non si sa cosa sia e non mi pare sia legittato in giudizio: se presento un'accusa contro Sempronio, mi aspetto di vedere in giudizio Sempronio, non Tizio, a meno che non sia corresponsabile delle cose per cui accuso Sempronio. Se così fosse, muoverei accusa anche contro Tizio. Le parti dono due in giudizio, non tre. Opinioni a corredo di "fatti ben documentati"? e qui ti voglio! Dammi, dacci la prova che la Albanese era finanziata da Hamas, e simili. Queste cose prima si provano, e poi si dicono! La libertà di espressione è quella che normalmente viente tolta a noi, e ci viene tolta d quelli che ora la invocano per se, rivendicameno una libertò di diffamazione ed una apologia del genocidio, cosa per la quale in Germania per l'«Olocausto» si scontano parecchi anni di carcere oltre alla morte civile. Antisemitismo? È ora di finirla con queste vere "fandonie". Le ragioni dello Stato di Israele? Non ne ha nessuna! Altrimenti, per par condicio, si dovrà anche dire che pure lo Stato nazista aveva le sue buone ragioni. Documenti ufficiali? Su Repubblica è pure riportato che io sarei stato licenziato. Ma non è vero! E chi lo ha scritto ha dovuto fare ammenda. Ambiguità chi lo dice? Quelle della Albanese sono affermazioni nette e chiare che non lasciano adito a dubbi. Le ambiguità sono tutte sulla Narrazione del 7 ottobre, che in ogni caso non possono in nessun modo legittimare il genocidio del popolo palestinese che è tuttora in corso e sotto gli occhi del mondo intero. Spero che il quotidiano di Foggia scenda in campo: gli ho mando questo post. Non mi pare che sia un quotidiano "minore" rispetto a quello a cui scrive Buffa, o a Libero, o al Riformista, del gruppo delle testate sionista, perinde ac cadaver.
6. La lettera aperta del 100 giuristi a sostegno di Francesca Albanese. Basta leggerla per trovare confutati tutti gli articolo pro Molinari che escono a suo sostegno da parte di suoi sodali e correligionari. Noi li analizziamo, fino a stanchezza, per ricervarne elementi nuovo ed utili di conoscenza: tralasciamo quello che ci pare ripetitivo.
7. Essendo al momento, e forse per sempre, bloccato nel mio principale profilo facebook, riporto qui da parte di non altro profilo facebook, che non posso "condividere" (collegare) con il mio. Vi si trova un'ampia e articolata gamma di opinioni che mai si potrà leggere sui canall ufficiali, cartacei e online.
8. Altro profilo facebook. I commenti sulla rete, quando te li lasciano fare, sono assai più interessanti e veritieri delle chiacchiere dei talk show, con interventii pilotati ed un pubblco pagato per applaudire a comando.
9. In parlamento. Interverrano a coprire Molinari i soliti Donzelli, Gasparri, Bocchino... gli altri? Li vorrei vedere ora gli stessi che hanno rilasciato dichiarazioni contro i contestatori che erano andati a manifestare in Milano davanti alle sedi di Libero e del Giornale, entrambi di proprietà Angelucci.
10. Eccoli, quelli del Comitato Wiesenthal: si tratta di una Lettera, non in senso tecnico di un contro-esposto, come si leggeva in Libero. Volendo anche questo che io scrivo potrebbe essere una Lettera da nviare all'Ordine dei Giornalisti, non un atto procedimentale che inizia un procedimento: l'Ordne dei giornalisti deve aprire un giudizio. Questi del Wiesenthal non si sa chi siano ed a che titolo scrivano. Si interessano di Olocausto? Se questo è il loro oggetto, a che titolo intervengono su quella che appare un'accus grave priba di fondamento: soldi presi da Hamas ed altre affermazioni che NON risultano da prove documentali. Dopo il vero Genocidio di Gaza, è giunto il momento di considerare l'attività di centri come quello Wiesenthal. Che ci azzecca?
– » per aver esercitato il diritto alla libera informazione« E no! Qui non si tratta di "libera informazione", ma di libera diffamazione che per privilegio ebraico-sionista resta normalmente impunita. «controversa» la fgura della dott,ssa Albanese lo è soltanto da voi, e per voi, ossia la parte in cuasa, che deve rispondere non dell'«olocausto» dii 80 anni fa, su cui svolgete le vostre "ricerche", ma del genocidio di oggi, in Gaza, assai più e meglio documentato del vostro, e che voi tendere a Negare, giacchè l'Unico genocidio vero è solo il vostro... Signori, tutte le Narrazioni devono adesso venir riviste, con metodo scientifico, con libertà di ricerca assicurata e garantita, con confronto e dibattito fra esperti e cultori della materia...
– Non leggo il testo straniero che inizia con un smbolo ebraico, cioè di parte. La questione ridotto all'osso è molto prosaica: la Albanese ha preso soldi da Hamas? Lo si deve dimostrare in tribunale, con prove portate in tribunale, non dei links spesso fasulli. Noi aspettiamo che queste prove vengano esibite... in tribunale! Poi, per sfizio, ci tradurremo il link (che sarebbe la "prova"). Può darsi che qualcuno si sia già preso la briga di decostruirlo. Quanto al 7 ottobre, al fatto che Hamas possa o non possa essere considerato un movimento di resistenza legittima è questione altra che ora qui NON rileva!
11. Ce lo siamo letti il link del Comitato Wiesenthal sul quale basa tutta la sua argomentazione, ce lo siamo letti in traduzione automatica: non dice assolutamente un *** in relazione al fatto di rilevanza penale (che Albanese ha preso soldi da Hamas e che Guterriez avrebbe fatto affermazioni lesive per Albanese): nulla di nulla. Assolutamente nulla. Tutto il resto illazioni e chiacchiere assolutamente opinabili, come la dichiarqazione IHRA di antisemitismo. Roba di una oscenità tipica dell'intraducibiile concetto ebraico di chutzpah! Se tutte le prove a carico sono queste! È difficile immaginare un eguale e superiore faccia tosta, indecenza, arroganza, oscenità. Questa porcheria esibita come prova documentale non merita neppure di essere letta, discussa ed acquisita agl atti: è totalmente estranea alla causa al pari che si in un processo per furto di un asino si introduccesero prove per furto di galline o anatre.
– Se si vuole insinuare che qualche partecipazione ad convegno, eventi a quali si è invitati, si tratta di un'esperienza che quanti lavorano nelle università condividono: se ti invitano ad un convegno, per giunta in sedi lontane, è costume che chi organizza il convegno, paga le spese. Ma se dovesse valere l'argomento inverso, si potrebbe facilmente indagare quante volte lo stesso Molinari è stato invitato in Israele a vario titolo: non credo sia andato a sue spese. E lo stesso si potrebbe dire di numerosi giornalisti italiani che in Israele ci andavano e ci vanno per ricevere premi, e politici, e tutti... quelli che hanno nel cuore il passaporto di Israele... E che dire del fiume di danaro che ogni anno, sul bilancio statale di Israele, si riversa in Italia, per oleare giornalisti e politici: non ne ho il titolo o la competenza, ma sarebbere una bellissima inchiesta: il denaro che l'Hasbara utilizza in Italia! Altro che "finanziamento"!
12. Dalla parte di Molinari chi? Voi! Fatecelo sapere, cosi possiamo sapere quanti e chi siete. E quualcuno potrà scrivere quel libro sulla Lobby ebraica in Italia, che ci manca... Qualcosa di comparabile con il cpolavoro di mearesheimer e Walt, che resta un classico e che non è stato per nulla liquidato e demolito come Molinari pretendeva, parlandone dagli Usa, appena il libro uscì nell'edizione inglese. Da allora è stato tradotto in tutte le lingue e resta un caposaldo nella letteratura sull'argomento.
– Il bue che dà del cornuto all'asino, qui in fatto di ignoranza... ma anche di pudore. Il normale ignorante ha in genere pudore per la sua ignoranza, ma questi sono ignoranti senza pudore e con una infinita arroganza. Prtende di essere un esperto di deontologia professionale, per 50 anni di esperienza, ma lo pretende solo lui, e non sta a lui giudicare... Pensa che basta dichiararsi e schierarsi per far vincere i propri. Era un passo necessario quello di rivolgers all'Ordine dei giornalisti, ma la strada giusta è quella della querela penale. Il ricorso presso l'Ordine può essere un pssaggio preliminare, ma poi la parola resta al giudice penale... Ed anche qui non si può essere certi in assoluto, ma sarà un momento chiarificatore. un momendo di dibattito pubblico dove giudice supremo è il popolo italiano, nel cui nome vengono emanate tutte le sentenze.
13. Il Fatto Quotidiano. Finora l'unico giornale di una certa importanza che tocca il tema. L'episodio è rivelatore del grado di asservimento dell'informazione italiana e dello stesso ceto politico: si tengono per mano. Bisogna andare sui social e in internet per trovare una qualche libertà di opinione e di posizione. Ma anche qui la censura non manca, e vengono censurate le voce critiche verso Israele, ed invece potenziati e finanziati i siti a sostegno. Vi sono poi anche i troll a busta paga... Addirittura reparti dell'esercito israelano dedicati all'azione in rete: ne parla Jeff Halper, in un suo libro tradotto in italiano.
14. E poteva mancare il Moked? Il dossier citato sarebbe la schifezza che abbiamo visto sopra... Ma quale credito può darsi ai dossier israeliani? Loro stessi sanno per primo di NON essere creduti, ma se ne infischiano altamente e ci ridono sopra.
15. La Voce dei Cittadini. Vi si trova una più ampia ricostruzione della vicenda.
16. Ancora il Riformista, che fa parte de gruppi sionisti sfegatati, perinde ac cadaver. Queste testate non hanno come loro riferimento il cittadino italiano, i cui interessi sono posti in primo piano. Sono este che hanno particolari rapporti con lo Stato di Israele, che noi non possiamo conoscere, ma che intuiamo. Qui non si tratta di vincere o perdere una partita: sulle nostre ragioni non abbiamo il benchè minimo dubbio, e non ci serve un terzo, sia pure giudice, per esserne convinti o meno. Si tratta di verificare lo spirito pubblico d questo disgraziato paese, che è pur sempre in nostro: la nostra Unica patria! Non ne abbiamo nessun altra dove andare, dove cercar riparo. Se l'Ordine dei Giornalisti, e di seguito il Giudice penale, daranno le risposte che si aspettano, non ogni speranza è perduta. E sarà possibile una Rinascenza della Nazione italiana. Per questo seguiamo con molto interesse il caso, ma non spirito agonistico o fazioso: ci muoviamo ed operiamo dentro l'ambito della Costituzione vigente.
– Il fetido articolo non è tecnicamente apprezzabile. Il "contro-esposto” semplicemente non ha titolo di rappresentanza. L'esposto è firmato da 100 Avvocati che titolo ed esercizio professionale, ed ai quali verosimilmente la dott.ssa Albanese (alla quale è stato pure contestato il titolo di Avvocato, che potrebbe anche non avere, ma senza che ciò nulla tolga la validità intrinseca delle sue Relazioni). Al contrario il cosiddetto Comitato Wiesenthal non si s giuridicamente cosa sia e non reca nessun nome di legale rappresentante e responsabile. Ma se gli si rconosce titolo, allora anche noi abbiamo eguale tutolo avendo oggi indirizzato all'Ordine dei Giornalisti una nostra Lettera aperta, n pratica un Esposto, dove lamentitamo lesioni subite da Repubblica sotto tre diversi direttori: Ezio Mauro, Claudio Verdelli, Maurizio Molinare, in continuità di lilea editoriale. Abbiamo inoltrato con lettera semplice, ma se sarà formalmente necessario noltreremo con PEC. Il nostro “esposto” in modo del tutto autonomo si aggiunge a quello dei 100 Avvocati in difesa e tutela della Dott.ssa Albanese.
– Dire "pro Pal", come si legge nella fetida Rassegna è un insulto, una offesa che colpisce non tanto i sostenitori della causa palestinese, quanto offende le vittime di un Genocidio che solo un Molinari puà negare esser tale, per evidente e conclamata partigianeria, derivante dal suo essere "ebreo", dal suo essere "sionista". Non condannimo fermamente le responsabilità israeliane, ma non abbiamo bisogno di offendere nessuno: la gravità stessa dei crimini parla da sola!
– Quale sarebbe il "mestiere" di Maurizio Molinari? Qui evidentemente non ci intendiamo, ma non vogliamo contendere: ognuno si tenga le sue vedute! L'avvocato caglartano, cassazionista, è appunto un avvocato che in quanto tale sa quel che dice, e sa di dovers confrontare davanti ad un giudice con un colega di pari grado. Di tal Aldo Torchiaro non sappiamo quale sia la professionalità: giornalista? docente di Storia delle Dottrine Politiche, materia che riteniamo di conoscere non meno di lui, ma che qui entra n scena come "giornalista" e... udite udite "comunicatore politico". Non riteniamo di prestargli credito e maggiore attenzione. Le sue affermazioni sono patetiche e risibili. Molinari una delle penne "più autorevoli"? Per chi? Per lo stesso Torchiaro, e per i suoi amici. Noi fin dai ricordi più remoti ne conserviamo una ben diversa opinione: influente certamente, se toccava a lui approvare o non approvare gli articoli suo Repubblica (che anche sotto la sua direzione ha continuato a perdere copie); "autorevole" significa ben altra cosa: per noi non è stato mai "autorevole", ma fra quanto di più negativo possa esservi nel giornalismo italiano. Abbiamo abbastanza pratica di decostruzione del linguaggio per ricondure ogni articolo, ogni discorso di Maurizio Molinari alla sua matrice ideologica, che non ha nulla a che fare con la massima giornalistica dei "fatti separati dalle opinioni": abitualmente, Molinari piega i fatti alle sue opinioni, ai suo desideri, alle sue opzioni politiche. Se crede che una persona istruita non lo capisca, ne sminuisce l'intelligenza.
– Mamma mia! L'art. 21 invocato da chi meno ha il diritto di farlo... Ma l'arte della retorica e della menzogna consente questo ed altro. Basta! Non riteniamo di doverci attardare oltre nella lettura di un articolo che anche giornalisticamente vale zero. Non informa su nulla e ci fa sapere che lui sta con Molinari. Lo abbiamo capito! Il Contro Esposto io non l'ho letto... Quanto poi ai giornalisti che sarebbe a sostegno di Molinare si tratta di sapere se si è giornalisti in quanto iscritti ad un Albo o in quanto si esercita una professione che consiste nel dare informazioni che abbiano determinate caratteristiche: che questi presunti giornalisti ci facciano sapere che stanno dalla parte di Molinari, buon per loro ma a noi interessa e non impressiona minimamente. Io qui parlo da Lettore di ciò che altri scrivono e sul quale dovrei avere il diritto di dare un giudizio come Utente Finale del mestiere di un giornalista. Il giudizio è negativo e la bocciatura è data con i voti più bassi. Esilarante! Le voci libere! Voce libera è quella della dott.ssa Albanese, che in Israele e in Italia (Molinari e soci) si vorrebbe screditare, ma ad esseri screditati sono quanti la attaccano. Per fortuna, dopo che si è attaccata la dott.ssa su un punto estraneo, l'essere lei avvocato o meno in senso professionale, ora trova 100 Avvocati che sono scesi in campo a difenderla. Avvocatesse lo è in modo eminente: avvocatessa del popolo palestinese, della centinaia di migliai di vittime che sono già state uccise ed altre che sono in procinto di essere uccise. Non conosco avvocato più grande in questa causa.
– In conclusione, per non sembrare evasivi, il presunto articolo dii un presunto giornalista di un presunto quotidiano è decisamente idiota e senza ombra di dubbio. La fattispecie ipotizzata da ben 100 Avvocati che ci hanno messo la forma di diffamazione a mezzo stampa. A deciderne in prima istanza disciplinare è lo stesso Ordine dei giornalisti al quale è stato fatto ricorso; in seconda istanza il giudice penale. Se io dico che un tal Torchiaro mi ha dato dei soldi per non importa quali fini la cosa può essere vera o non vera: di questa si tratta. Non di altro. Tutto il resto che in questo e simili articoli si legge, uno che ripete l'altro, è chiacchiera diversiva quanto falsa e spudorata.
§20/fb.
NON C'È ALTRA SPIEGAZIONE:
i governi europei sono tutti nelle mani della Lobby ebraica ed è giunto per i popoli il momento di insorgere, se non vogliono trovarsi di nuovo in guerra, come nella prima e seconda mondiale, sempre causata dagli stessi.
Bisogna smettere di concepire il potere con quello che vediamo in superficie, cone le facce del governanti. Sono soltanto dei pupazzi. Dietro di loro non ci sono gli elettori, ma quelli che li hanno messi in lista ed hanno loro pagato la campagna elettorale e mediatica, per farceli diventare come dei nostri beniamini, dei volti con cui identificarci e specchiarci.
È un inganno...
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§18/fb.
HANNO REPUTAZIONE
di essere persone più intelligenti di tutti gli altri, perché sono ebrei e perché uomini come Einstein, erano ebrei, quindi tutti gli ebrei sono intellgenti come Einstein, che peraltro se ho ben inteso si era in ultimo dissociato dal sionismo, quantomeno nella sua forma più radicale e genocidaria.
È quello che vogliono farci credere gli uomini dello sparuto ma potentissimo associazionismo ebraico: quattro gatti per davvero, ma con tutti che si inginocchiano davanti a loro.
Fra questi che si inginocchiaamo di più vi sono redazioni e testate come quella di Libero (Sechi, Capezzone...), per cui assistiamo nella Fetida Rassegna Stampa Sionista ad una corrispondenza di amorosi sensi che ad occhi non sionisti di terzi equivalgono ad una reciproca ammissione di correità nella copertura del Genocidio in Gaza.
La cecità psicopatica impedisce di vedere la nudità del re...
La cosa è al tempo stesso macabra e comica.
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LA KIPPAH PUOI METTERTELA ANCHE SUL SEDERE, e su entrambe le elette natiche, se così ti piace.
Ormai a nessuno nel mondo interessa che tu sia o non sia ebreo: interessa solo (!) ciò che gli Ebrei fanno... a Gaza, altrove, e che in Palestina, almeno a far data dalla Nakba, nel 1948, hanno continuato a fare con la massima impudenza e restando impuniti: la copertura di Gran Bretagna prima, ed ora degli Usa, non è eterna.
Senza queste protezioni l’Entità Sionista cesserebbe di esistere in un solo istante. Assisteremmo ad una fuga come in Afghanistan.
LA FETIDA RASSEGNA STAMPA SIONISTA continua ogni giorno a riversare i suoi miasmi: a chi destinati?
Noi non riusciamo ad immaginare che possano trovare credito presso la gente dabbene.
Forse il vero senso è nell’idea che una ripetizione costante infinita di una Menzogna, di una Falsa Narrazione possa formare una pubblica opinione tutta favorevole all’Entità Sionista.
Se anche noi, e quanti sono a me vicini, facciamo parte di questa “opinione pubblica”, noi non abbiamo nessuna difficoltà a respingere con la massima fermezza le Narrazioni Sioniste ed a manifestare la massima solidarietà con il popolo palestinese, in tutte le sue articolazioni, e nel chiedere che il mondo fermi la mano genocida degli Israeliani, coloni ed immigrati ebrei provenienti da ogni parte del mondo, governo e maggioranza dei cittadini che plaudono al genocidio dei palestinesi.
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SONO TIRANNI DEL LORO POPOLO ED OPPRESSORI DI TUTTI GL ALTRI POPOLI, con i quali sono venuti in contatto nell'arco della loro storia, e perfino genocidari: indiani ieri e palestinesi oggi.
Altro che Liberatori ed instauratori della democrazia!
Mi riferisco agli Usa, alla loro versione israeliana ed ai loro governi eletti ed impiantati dai ricchi, a botte di dollari e corruzione, oltre che di brogli elettorali.
È questa la Verità che dobbiamo imparare a riconoscere, accettare, fare propria, quando si parla di America e particolarmente degli Stati Uniti d'America, ma anche e soprattutto di Israele.
I nostri governanti?
Servi corrotti!
Messi al governo non da noi, ma dall'esterno attraverso tecniche manipolarie e corruttive, di cui sono parte integrante e costitutiva i Professionisti dell'Informazione, di cui qui non faccio i nomi ma le cui facce vediamo tutte le sere.
Per poter ritornare liberi dobbiamo innazitutto imparare a guardare in faccia la realtà e non lasciarci ingannare da quanti ci rappresentano una verità diversa.
ll vero Olocausto non è quello che ci raccontano, ma quello che ancora oggi sotto i nostri occhi si compie a Gaza, dove il popolo palestinese subisce un Genocidio che non vogliono chiamare con questo nome: la serie incomincia per lo meno con il Genocido degli Indiani d'America ed oggi continua con i Palestinesi: autori del genocdio sono sempre gli stessi.
Non vogliono riconoscerlo e pretendono di rendere colpevoli di genocidio e persecuzione i nostri padri, nonni e antenati prossimi e remoti.
Saremo un giorno liberi se riconosceremo la Verità, questa Verità, e la grideremo ogni giorno in faccia a quelli che pretendono di inculcarci una diversa Verità.
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1. Testo condiviso: il 4 luglio visto da Augusto Sinagra.
§14/fb.
NUOVO INIZIO.
Mi servo di un diverso account per conrastare la censura di Facebook che non ha ripristinato i miei precedenti account bloccato, come io non ho ritirato la querela presentata. Ogni nuovo blog sarà individuato dalla stessa denominazione maggiorata da un numero progressivo. Tutti i nuovi post verranno raccolti in apposito blog esterno a Facebook.
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§13.
I FETIDI NON HANNO IL SENSO DELL'ASSURDO E NEPPURE DEL RIDICOLO,
quando mobilitano i loro intellettuali a negare l'edidenza che in molteplici e innumerevoli forme si manifesta ogni giorni. La distribuzzione dei viveri per salvare dalla morte per fame gli aggrediti doveva essere affidata ad una Organizzazione Onu. La si è voluta privare di questa prerogrativa per affidare la distribuzione ad una stranissima Organizzazione che mentre per un verso distribuisce, o meglio butta ai cani il cibo, e per l'altro organizza il tro al piccione verso quelli che sono costretti ad uscire allo scoperto per andare a prendere il cibo e non morire di fame. Secondo i Fetidi Sionisti chi è che spara contro gli affamati? Ma è chiaro come il sole, gli stessi palestinesi che attraverso Hamas sparano ad altri palestinesi... Pià assurdo e ridicolo di così è difficile da immaginare.
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1. Chi è stato?
2.
SONO STANCO per potermi occupare anche oggi della Fetida Rassegna Stampa Sionista: sempre la stessa musica. Con una differenza importante: Loro sono un robot che ripete sempre le stesse cose. Io o altri che ne rileviamo le enormità siamo degli Umani, che rileviamo una sola volta una certa enormità senza automatizzarne la ripetizione.
Continuano ad attaccare la dott.ssa Albanese, puntando al fatto che non sarebbe un avvocato isscritta all'albo o simili. Ma a Gaza, per Gaza non deve dibattere in tribunale con una controparte: vero o non vero che sia, cosa ce ne può interessare a noi se sia o non sia un avvocato iscritto all'albo?
È un chiaro tentativo di eludere il problema: genocidio o non genocidio? Genocidio è! Ed assai più di quello che chiamano e ci impongono come Olocausto, che ormai non ha la stessa evidenza e verificabilità di quello che in Gaza si compie ogni giorno sotto i nostri occhi, che anche quando sono occhi disonesti non possono negare l'evidenza...
Del pari schizzofreniche le reazioni al Consiglio Comunale di Napoli che si è deciso all'unanimità per l'interruzione di ogni relazione diplomatica con Israele, consa che chiedeva Lelio Basso in anni remoti.
Amano i Fetidi Sionisti richiamarsi alla condizioni degli ebrei in secoli passati. Dicono: avere gli ebrei è una cosa che fa bene all'economia di un territorio, di un paese. È facile obiettare: gli ebrei sono ricchi? Ma da dove hanno tratto questa ricchezza? Dai popoli presso i quali risiedono... Non certo sulla Luna. I Monti di Pietà nacquesto per sottrarre i cristiani all'usura degli ebrei...
La Palestina libera dal Fiume al mare? E cosa vi è di antisemita in questo slogan? Teoricamente potrebbe trattarsi non dei Due Stati, ma di un Unico Stato dove se lo vogliono, se ne sono capaci, se è possibile possono convivere ebrei e palestinesi...
Insomma....
La pazienza non basta mai: noi Siamo Umani, e gli Umani si stancano.
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L'OBIETTIVO NON È MAI STATO QUELLO DI SCONFIGGERE HAMAS, ma quello di sterminare la popolazione palestinese con la scusa di Hamas, che a quanto si legge Israele ha sempre avuto interesse a mantenere in vita. La storia a me nota è quella di libere elezioni, controllatissime, che si tennero a Gaza nel 2006. Dovevano essere vinte da Al Fatah, il partito collaborazionista da allora diretto dal quisling Abu Mazen. Ma vinse Hamas, che era un partito non collabirazionista. Al Fatah stavo lui preparando un colpo di stato armato, ma fu prevenuto da Hamas...
Da allora la. situazione si è cristallizzata con la complicità e correità di tutto il cosiddette Occidente, cioà gli Usa più gli stati Vassalli d'Europa.
Oggi i odi vengono al pettine e la situazione si fa più chiara, cade ogni velo, ogni menzogna e manipolazione mediatica:
L'OBIETTIVO È IL GENOCIDIO COMPLETO del Popolo Palestinese: la sua Soluzione Finale.
Noi siamo spettatori passivi, e continuando i media come fanno, ci stanno abituando alla "normalità“ del genocidio, quello stesso che ci ricordano per legge ogni hanno il 27 di gennaio:
il famoso doppio standard!
• Se losubiscono gli ebrei, non va bene.
• Se lo fanno gli Ebrei di Israele e della Diaspora ai Palestinesi, allo va bene:
- Israele si difende!
– Israele ha il diritto e il dovere di esistere!
– È tutta colpa di Hamas che non si vuole arrendere!
– I Palestinesi sono solo "animali umani" oppure "scudi umani" sacrificabili...
• Ed enormità di ogni genere che ogni giorno attraverso giornali e talk show vengono iniettati nelle nostre orecchie e nel nostro cervello.
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1. Striscia di Gaza: La Resistenza continua. "Tre operazioni in tre ore". "Hamas non è stata sconfitta"...
§9/fb.
A DISTANZA DI POCHI ANNI mi appare sempre più chiaro che la Pandemia o come altro la si debba chiamaresia stata in realtà un grande esperimento di controllo sociale du un piano globale. A popolazioni che è stato inflitto un simile trattamento, simili restrizioni di libertà, cancellazione di diritti, perfino la gogna mediatica, da quel momento in poi si poteva infliggere qualsiasi altra cosa che si volesse.
Ed è arrivata la guerra in Ucraina, in cui è stata attirata la Russia, che pensava di poter sconfiggere facilmente riservandoli la stessa sorte della ex Iugoslavia, o della Libia, o della Siria... Ed è venuto ed è ancora in corso il genocidio in Gaza, dove da due anni continua una mattanza che nessuna ferma.
Ed è venuto una "aggressione" ancora più evidente di Israele supportata da Usa, Gran Bretagna, Francia, dove però nessuno più parla di "aggressione", ma di autodefa preventiva di Israele, che ha il diritto e il dovere di esistere, ed alla quale dobbiamo essere grati perchè fa per noi il "lavoro sporco".
Il nostro è un mondo distopico, dove accadono le cose più incredibile e dove il diritto, l'etica, la morale, la religione non hanno più un sono, non sono cose da prendere sul serio.
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§8/fb.
SOTTO LE MURA DI GERUSALEMME
non solo è andata sepolta la Libertà dell'Occidente, ma ogni residuo di dignità, di senso di giustizia, diritto ed umanità. La frase pronunciata o attribuita ad Ugo La Malfa è divenuta uno dei motivi della propaganda sionista in Italia e di tutti i sostenitori di Israele, quello che non solo ha il diritto, ma ha il dovere di esistere, secondo una variante ultima introdotta da Matteo Renzi, uno dei tanti personaggi che funestano l'Italia in nome e per conto dell'Occidente, la cui genesi è da rintracciare nella pirateria inglese che cinquecento anni fa ha dato inizio a quell'Impero britannico, i cui ispiratri e creatori ancora oggi tirano le fila della politica anglo-americana-sionista standosene rintanate nel miglio quadrato sovranazionale della City in Londra...
... Sono loro che hanno fomentato tutte le guerre degli ultimi cinquecento anni, che hanno dato vita al colonialismo, ossia alla rapina e allo sfruttamento dei popoli, al razzismo, al genocidio, che oggi in Gaza riassume e supera tutti i Genocidi della storia. Occidente è una parola che non ci appartiene: il Mediterraneo univa tutti i popoli del mondo antico. Questa era la nostra storia fino a quando non si è voluto sostituire il Mediterraneo con l'Atlantico.
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§0. FACEBOOK
Un elenco e censimento di tutti i miei account,
profili, gruppi e pagine creati nel tempo ed ancora attivi.
È difficile tenerli tutti controllo e ricordarsene. Sono nati nel tempo per esigenze disparate e spesso ci si è dimenticati di essi. Attraverso questa pagina se ne fa un censimento numerato, seguito da spiegazione. Verranno eliminati quelli che paiono non avere più alcuna ragione di esistere. Facebook pur con tutti i suoi esecrabili limiti, soprattutto per la sua aperta censura e tecnica dimanipolazione, è tuttavia la piattaforma più diffusa. Noi cercheremo di superarne i limiti integrando i siti facebookconla nostra rete non meno estesa e ramificata dei blog. Unendo il tutto si può aumentare la fruibilità di ogni singolo elemento. Prima di sopprimere un sito facebook, per ilquale non siha più interesse, verrà valutato se potrà essere convertito un qualcosa d'altro.
FB1: Account: Antonio Caracciolo da Seminara. È il mio account principale, il più antico. La copertina ritrae lapiazza di Seminara con persone sedute in piazza che mi avevano loro chiesto di far loro una foto,che poi ho stampato e dato ad ognuno di loro. Successivamente è maturata l'idea di farne una immagine di copertina per questo account.
FB2:
FB3:
FB4:
FB5.
FB6:
FB7:
FB8:
FB9:
FB10:
§ 7/fb.
§6/fb. EPPUR RESISTONO!
Non da venti mesi, dopo il mitico 7 ottobre, i Palestinesi resistono al genocidio, ma da oltre un secolo!
Difficile immaginare un popolo più eroico in tutto l'arco della nostra conoscenza storica. Non è per nulla una slogan il principio:
esistere è resistere, resistere è esistere.
È ciò che li tiene ancora in vita e resisteranno finchè un soffio di respiro!
A nostra infinita vergogna!
Gli Ebrei di Israele e della Diaspora hanno da sempre concepito la loro cancellazione:
"un popolo (quello presunto ebraico) per una Terra (la Palestina storica) senza popolo (La Palestina è sempre stata abitata dai palestinesi)".
Questo è sempre stato il loro Statuto, ben più incisivo di quello di Hamas!
L'ipotesi del tutto retorica dei Due Stati non ha mai significato: indipendenti e sovrani! Ma l'uno (Abu Mazen) strettamente dipendente e asservito all'altro, come all'incirca è previsto per tutti i firmatario del "Patto di Abramo”.
Di fronte a tanto eroismo palestinese grande è la vostra vergogna di cittadini dell'Occidente: ci sarebbero da costuire Brigate Internazionali per andare a combattere in difesa di donne e bambini in Gaza.
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